097 Se la collezione Amini è composta da prodotti diversi per stile, fattura e materiali utilizzati, nella linea Contemporary l’esperienza nell’uso dei materiali e delle tecniche di lavorazione è al servizio della libertà creativa. La linea raccoglie il risultato del dialogo tra Amini e architetti e designer provenienti da ambiti diversi: dall’architetto milanese Rodolfo Dordoni alla designer di origini siciliane Elisa Ossino, dallo stilista di Alghero Antonio Marras allo studio di comunicazione Juma, tutti hanno contribuito, ciascuno con la sua sensibilità ed esperienza, ad arricchire una collezione in evoluzione, suggerendo interpretazioni sempre nuove di un manufatto antichissimo. Come in RD Braque di Rodolfo Dordoni, su cui la luce sembra letteralmente rifrangersi in un gioco di chiaroscuri e ricercate nuance cromatiche. O Ritagli di Elisa Ossino, il cui tratto essenziale riempie lo spazio di sofisticatezza. O ancora Giardino di Carlotta Fortuna, ispirato al dipinto Primavera di Botticelli, che coabita con Jean di Juma, che si rifà invece al pittore contemporaneo Jean Arp. Tappeti grafici e materici allo stesso tempo, oggetti prospettici, sintesi e punto di incontro fra tradizione e innovazione, arte applicata nel senso più puro del termine. Non solo esempio di come la passione per un’arte secolare possa intrecciarsi con la massima libertà creativa, ma anche espressione di un lusso sobrio, di un’eleganza fatta di filati pregiati e sfumature. While the Amini collection comprises products in varying styles, work processes and materials, in the Contemporary line their experience in the use of materials and processing techniques is at the service of creative freedom. This line showcases the outcome of dialogue between Amini and architects and designers from various fields. From Milan architect Rodolfo Dordoni to Sicilian designer Elisa Ossino, from designer Antonio Marras from Alghero to the communication studio Juma, all have contributed, each with their sensitivity and experience, to enriching an evolving collection, suggesting ever-new interpretations of an ancient artefact. As in RD Braque by Rodolfo Dordoni, on which the light appears to literally refract, in a play of chiaroscuro and refined chromatic nuances. Or Ritagli by Elisa Ossino, whose minimalist line fills the space with sophistication. Or again Giardino by Carlotta Fortuna, inspired by Botticelli’s Primavera, which cohabits with Jean by Juma, which instead references contemporary painter Jean Arp. Carpets that are at the same time graphic and textural, perspective objects, synthesis and encounter between tradition and innovation, applied art in the purest sense of the word. Not only an example of how the passion for an age-old art can be intertwined with maximum creative freedom, but also an expression of sober luxury, of elegance made of fine yarns and nuances. CONTEMPORARY
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