166 167 Carlotta Fortuna Carlotta Fortuna ha creato, nel tempo, diverse collezioni di tappeti accomunate da un forte senso grafico e un ricercato linguaggio estetico. L’ultima è Giardino, ispirata al dipinto Primavera di Botticelli, dove rievoca, attraverso l’arte della tessitura, una distesa di fiori ed erbe spontanee. Un prato dalla bellezza naturale, disordinata e casuale, dove piccoli tratti colorati, come pennellate libere sulla tela di un pittore contemporaneo, diventano gambi, foglie e petali di fiori. La collezione Trasparenze nasce da una ricerca creativa sull’idea della stratificazione – di colori, di geometrie, di linee – che diventano forme complesse, sobrie ma di intenso valore decorativo. Gli accostamenti di colore delineano altre geometrie, aprendosi a forme quasi tridimensionali che rendono complesse le forme più pure. Carlotta Fortuna has created, over time, several collections of carpets all with a strong graphic sense and a refined aesthetic language. Her latest, Giardino, is inspired by Botticelli’s Primavera, evoking through the art of weaving an expanse of wild flowers and grasses. A meadow of natural beauty, disordered and spontaneous, where small strokes of color, like free brushstrokes on the canvas of a contemporary painter, become flower stems, leaves and petals. The collection Trasparenze arose out of creative research into the idea of stratification – of colors, geometries and lines – which become complex shapes, sober but of intense decorative value. The color combinations outline other geometries, leading to almost three-dimensional shapes that make the purest shapes complex. CONTEMPORARY “Ho sempre pensato al tappeto come uno spazio sacrale, uno spazio che separa dove ci si siede al centro per contemplarne il contenuto. Questo contenuto per me è sempre stato la Madre Terra in tutte le sue forme.” – Carlotta Fortuna “I have always thought of the carpet as a sacred space, a space that separates, where you sit in the center to contemplate its contents. For me, this content has always been Mother Earth in all her forms.” — Carlotta Fortuna
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