Catalogo Foscarini Maestrie
099 Mastery si aggiungono i loro proprietari, uno o due al massimo per azienda. Cemento, vetro e fibra di carbonio i materiali che aprono il capitolo di come nel XXI secolo un nuovo senso del materiale si accompagni ad una necessaria fase di riconversione e di riposizionamento industriale. Non siamo nel 1945 e il tipo di riconversione non è quella della Iso che passa dalle caldaie alle motorette e neppure quella della Piaggio che passa dalle strutture a guscio dei bombardieri allo scooter, ma è comunque una via per riconsiderare il modo di produrre dell’azienda nato dai sovvertimenti di mercato degli ultimi quindici anni. È un cambio di prospettiva pur rimanendo nella propria specificità. Se anche il quadro viene modificato per operare questa trasformazione, il tema dell’artigianato industriale si ripropone attraverso un medesimo tipo di conduttore e di figura classica del design italiano. È la stessa figura spuria dell’operaio- artigiano, del padrone-progettista, del produttore-editore a ripresentarsi sulla scena. È il modo italiano di inventare una sorta di solutore di problemi a tutto campo che sta tra tecnica e forma, tra dettaglio e prestazione, tra sottofornitura di qualità e concentrazione di svariate lavorazioni in un’unica persona. Sono figure-perno, centrali per la nostra storia come il Natale Cappellaro operaio della Olivetti, prima montatore delle macchine place also changes, the theme of industrial craftsmanship once again becomes a key element of Italian design. We see a fictional figure of the worker/ craftsman, the proprietor/designer, the manufacturer/edition-maker that reappears on the scene. This very much represents the Italian way of inventing a sort of all-around problem-solver in a single person that lies between technique and form, detail and performance, quality sub-contracting and concentration of various processing stages. Examples of these pivotal figures central to our history include Natale Cappellaro, a worker at Olivetti who was initially an assembler of MP1 typewriters and then designer of the revolutionary multi- operation calculators; or engineer Carlo Barassi who during the Second World War started with foam pads to protect the tanks on bombers, then went on to the new seats in elastomers for cars, and then the Arflex domestic padding; or Enrico Garbarino who let Ettore Sottsass convince him to venture into the production of “false” laminate surfaces, by coupling some pressed melamine resins to a sheet of plywood or chipboard, with which he invented the Abet Print. In casting the limelight on Crea, Vetrofond and FAPS, Foscarini proves that it believes in this narrative. Crea was founded by Giovanni Piccinelli. He started out as a cement layer and, after working for a while in 098 Maestrie
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