Catalogo Foscarini Maestrie
015 Mastery scoprire le potenzialità di un materiale e di una tecnologia. Ci vogliono sabati passati a ragionare su prototipi alternativi e serate dedicate a percorrere strade poco battute. Per riuscire nel compito ci vogliono passione e testardaggine. Non solo. Ci vuole un’azienda – in questo caso Foscarini – che sia in grado di porre dei vincoli economici e temporali affinché questo sforzo sia finalizzato a un prodotto destinato al mercato e non diventi un divertimento da hobbisti. Dopo tre anni di impegno, di sperimentazione su materiali e prototipi che hanno gradualmente definito il prodotto finale è nata la lampada Mite che ha vinto il Compasso d’Oro nel 2001. Marc Sadler ha sempre testimoniato l’importanza del lavoro svolto in FAPS e ha sempre riconosciuto i meriti dei collaboratori che tanto hanno contribuito a dare forma e qualità al suo progetto. Un ruolo fondamentale, il loro, che spesso il grande pubblico conosce poco e il cui valore è nella maggior parte dei casi colpevolmente sottostimato. Il ritorno di un protagonista La storia della lampada Mite non è particolarmente originale rispetto alle vicende del design italiano. Lo sviluppo di nuovi prodotti da parte di designer affermati ha sempre potuto contare, nel nostro Paese, su un’offerta sorprendente di competenze legate allo sviluppo di prototipi. La presenza di is important that the company – Foscarini in this case – be capable of setting the economic and temporal boundaries, to make sure the effort is aimed at a product for the market, not just an amusement for hobbyists. After three years of striving, experimenting with materials and prototypes that gradually converged in the final product, the Mite lamp was born, and won the Compasso d’Oro in 2001. Marc Sadler has always spoken of the importance of the work conducted at FAPS, and he has always acknowledged the merits of the collaborators who contributed so much to the form and quality of his project. Theirs is a fundamental role, often unfamiliar to the general public and sadly underestimated in most design chronicles. The return of a protagonist The tale of the Mite lamp is far from unique in the history of Italian design. The development of new products by successful designers has always been able to rely, in our country, on a surprising supply of expertise connected with the making of prototypes. The existence of many small companies and craftsmen has made it possible to pass quickly from a design idea to a three- dimensional manufactured object. This is also true in the world of lighting, which has made use of traditional materials like glass as well as innovative substances like composites. For years the contribution of 014 Maestrie Verifica di uniformità del materiale composito — Checking the uniformity of the composite material — 㭏㩴⮜⚗㧟㠨䤓⧖▏㊶ — Comprobación de uniformidad del material compuesto — Contrôle d’uniformité du matériau composite — ページ ‒複合材料の均一性の検査 — Überprüfung der Gleichförmigkeit des Verbundstoffs — FAPS, 2017
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