Catalogo Foscarini Ritratti
061 Ritratti — volume 1 Asimmetria — Ovunque, ma mai al centro! Addormentati per secoli sulle certezze di ordine, proporzione e misura, si era creduto che il bello risiedesse nella simmetria delle cose. Alla fine dell’ottocento, incuriositi dalla cultura giapponese maturata in duecento anni di isolamento totale dal resto del mondo, abbiamo finalmente compreso che l’asimmetria poteva liberare l’uomo. Di questa emancipazione spaziale è intriso tutto l’inizio del novecento: per Frank L.Wright tutto questo diventa una fede assoluta, per le avanguardie russe significa dinamismo accelerazione e movimento. L’individuo, con la sua capacità di sentire una propria misura delle cose, scopre un concetto di bellezza legato a un nuovo equilibrio degli elementi e al valore dell’imperfezione. Asimmetria come nuovo principio compositivo in tutte le arti, un fantastico viaggio senza ritorno. Asymmetry — Anywhere, but never at the centre! Snoozing for centuries on the certainties of order, proportion and measure, people believed that beauty dwells in the symmetry of things. At the end of the 1800s, intrigued by Japanese culture that ripened in two hundred years of total isolation from the rest of the world, we finally understood that asymmetry could liberate humanity. The whole beginning of the 20th century is steeped in this spatial emancipation: for Frank Lloyd Wright all this becomes an absolute creed; for the Russian avant-gardes it means dynamism, acceleration, movement. The individual, with his capacity to sense a personal measure of things, discovers a concept of beauty linked to a new balance of parts and the value of imperfection. Asymmetry as a new compositional principle in all the arts, a fantastic voyage from which there is no return. Asimmetria text by Massimo Curzi Vicenza, Ritratto d’artista
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